Nicola Belmonte ha annunciato oggi in conferenza stampa l’addio al calcio giocato, a causa dei problemi al ginocchio:
«La società mi aveva dato tanta fiducia e mi aveva fatto sentire subito un giocatore importante, ero voglioso di poter ricambiare questa fiducia ed in più conoscevo già la piazza ed i tifosi, oltre allo staff tecnico. Sono arrivato con tanto entusiasmo, ho iniziato giocando le prime due partite, stavo bene anche se non ero al 100%, il direttore mi aveva visto a Perugia in occasione di un’amichevole e nella partita di Coppa Italia. Dopo queste due partite ho avuto un trauma contusivo al ginocchio, a livello meniscale, e da quel momento è iniziato il mio calvario, con un problema cartilagineo. Con il dottore e con lo staff medico abbiamo provato per tutta la stagione a recuperare, anche con un intervento, alla fine è maturata l’idea di smettere con il calcio giocato. Non so se da grande vorrò fare l’allenatore, sicuramente voglio restare nel mondo del calcio, mi piacerebbe iniziare con la Robur, stiamo parlando con la società, vediamo cosa verrà fuori. Ringrazio la società che mi ha aspettato tutto questo tempo sperando di rivedermi in campo, ringrazio lo staff tecnico e lo staff medico ed i miei compagni, che mi hanno sopportato per tutta la stagione».
Il dottor Domenico Di Mambro ha spiegato l’infortunio di Belmonte:
«Nicola ha iniziato a lavorare regolarmente con la squadra appena arrivato, allenandosi sia con la palla che senza, stava abbastanza bene. Ci siamo documentati prima della firma soprattutto per il suo ginocchio operato, ma grossi problemi non c’erano: le condizioni non potevano far pensare a tutto questo. E’ iniziato tutto con quel trauma in allenamento, all’inizio pensavamo ad una lesione del menisco residuo esterno, che accade spesso, poi invece è venuta fuori una situazione più complicata perché è stata “toccata” la cartilagine. Abbiamo cercato di fare una riabilitazione mirata, ma le cose non andavano bene e quindi abbiamo provato la soluzione chirurgica a dicembre, confrontandosi con i migliori specialisti, che doveva portare a rivederlo in campo i primi di marzo. Purtroppo pero’ il suo ginocchio non è più in grado di sostenere una attività sportiva. Dispiace perché parliamo di un ragazzo giovane. Nicola ha fatto di tutto, così come ha fatto di tutto la società». foto: Fabio Di Pietro
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