Si è tenuta poche ore fa la conferenza stampa di Archimede Graziani, nuovo allenatore dei Leoni che subito dopo la presentazione agli organi di stampa ha diretto il primo allenamento dei giallorossi. Nella sala stampa dello Stadio Stefano Lotti, alla presenza del Presidente dei Leoni Antonello Pianigiani e del Direttore Sportivo giallorosso Giuseppe Cianciolo il neo tecnico del Poggibonsi ha parlato con i giornalisti locali dopo l’intervento del patron giallorosso.
“Domenica a Martina Franca – dichiara Patron Pianigiani – abbiamo rimediato, più che una sconfitta, una botta colossale ed è stato l’epilogo di tutto. Nelle ultime gare ed intendo la trasferta di Aprilia, il secondo tempo in casa contro il Messina ed a Martina Franca, la squadra ha fatto dei grossi passi indietro e siccome mancano solo otto gare alla fine del campionato e ci vogliamo salvare con tutte le nostre forze, si è reso necessario dare una scossa ai ragazzi e quindi abbiamo deciso di sollevare Marco Tosi dalla guida tecnica della prima squadra. A Mister Tosi – continua Pianigiani – persona eccezionale da un punto di vista sia tecnico che umano vanno i miei ringraziamenti per il lavoro svolto qua a Poggibonsi ma nelle ultime uscite ho avuto la netta impressione che ci sia stato come un corto circuito tra lui e la squadra nel senso che la squadra sembrava non facesse più sue le indicazioni del tecnico. E d’altronde venti giocatori non si possono cambiare, quindi la scelta più logica è stata quella di cambiare allenatore e così abbiamo fatto scegliendo Archimede Graziani. Con Graziani crediamo che la salvezza non sia irraggiungibile anche se la situazione non è rosea e la nostra strada è sicuramente in salita ma il nostro accordo sottolinea l’unità di intenti che si è subito venuta a creare con il nuovo Mister”.
Mister Graziani, per prima cosa benvenuto a Poggibonsi.
“Grazie, desidero innanzitutto ringraziare chi mi ha preceduto per il grande lavoro che ha fatto ed auguro a Tosi le migliori fortune. Oggi è il mio primo giorno qua a Poggibonsi e non voglio sentire paragoni con chi ha lavorato qui prima di me. Io parlerò e sarò responsabile di quello che succede da oggi fino alla fine della stagione”.
Un Poggibonsi che utilizzerà quali armi per centrare la salvezza?
“Fondamentali saranno i nostri tifosi perché senza di loro noi possiamo fare poco. Quando sono venuto qua a Poggibonsi da avversario sono rimasto favorevolmente impressionato dalla gradinata giallorossa ed in queste ultime e decisive otto gare il pubblico deve essere dalla nostra parte per darci una grande mano. I nostri tifosi devono essere quelli che capiscono la nostra situazione e magari qualche fischio vediamo di rimandarlo alla prossima stagione, adesso non serve. Mi auguro di riuscire a salvare questa squadra, non è semplice, ma io ci metterò tutto il mio lavoro”.
Ha già avuto modo di vedere i ragazzi che fanno parte della rosa dei Leoni?
“Oggi guarderò per la prima volta come lavorano i ragazzi e da domani ti saprò dire certamente qualcosa in più. Un’idea del gruppo me la sono fatta ma me la tengo per me ed è un’idea molto chiara anche grazie ai colloqui che ho avuto con il direttore Cianciolo”.
A livello tattico quali sono le sue convinzioni?
“Non parlo di tattica ma di idee: io voglio dare un’idea di calcio alla mia squadra. Più idee abbiamo e più saremo bravi, viceversa meno idee avremo e meno saremo bravi. Ma è importante sottolineare che le idee si coltivano con il lavoro quotidiano anche se il tempo a disposizione per coltivarle è adesso ristretto”.
La sua tesi finale del corso Master per allenatori di Prima Categoria Uefa Pro è intitolata “Le competenze comunicative dell’allenatore di calcio”: la sua comunicazione guarda più a Zeman o a Mourinho?
“La comunicazione è un veicolo importante sotto tanti punti di vista. Io qua devo trovare delle motivazioni per la squadra ed in questo sono bravo. In questo momento dobbiamo esser bravi a parlare poco di calcio per far star sereni i giocatori. Dobbiamo vivere in maniera serena queste otto domeniche perché è il momento clou della stagione. Zeman o Mourinho? Io sono Graziani e faccio il Graziani”.
Poggibonsi che tappa rappresenta per Lei?
“Nelle società nelle quali ho lavorato e che mi hanno dato degli obiettivi, questi sono sempre stati raggiunti mentre quando gli obiettivi non erano chiari ci sono sempre stati problemi come è normale che sia. Io, grazie ai presidenti che mi hanno dato fiducia, ho avuto tante tappe importanti nella mia carriera e Poggibonsi spero che sia uno step lungo, mi piace l’ambiente e sono rimasto colpito in positivo dai tifosi giallorossi. E per quanto lo conosca ancora poco, a pelle mi sento di dire che si sta creando un buon rapporto anche con il Presidente Pianigiani”.
La sua carriera.
“Da giocatore ho fatto tanta Carrarese, Olbia e poi un grosso infortunio al ginocchio mi ha fermato. Nel frattempo sono diventato insegnante di educazione fisica ed ho praticato altri sport che mi hanno permesso di conoscere ancora di più l’attività fisica. Durante l’Isef sono anche diventato allenatore e poi mi sono specializzato con il Master di cui abbiamo parlato poco fa. A livello di allenatore ho fatto tanta gavetta in Interregionale ed in campionati inferiori che mi hanno dato ed insegnato tanto. Nei Pro ho vinto un campionato a Mantova, una piazza dove se conquisti il secondo posto è una sconfitta e dove avevo a che fare giornalmente con cinque/sei giornalisti ed altrettante televisioni. Da lì è nata la mia idea di tesi”.
Dopo le parole di Mister Graziani il Direttore sportivo dei Leoni Giuseppe Cianciolo ha chiuso la conferenza stampa: “Il Mister crede come tutti noi nella salvezza, questo gruppo aveva bisogno di una scossa e così abbiamo fatto senza nasconderci dietro ai nostri doveri per gestire al meglio questo finale di stagione. La squadra, prima delle ultime uscite, era sempre stata applaudita dai nostri tifosi perché i ragazzi in campo hanno tenuto testa a qualsiasi avversario. Adesso è giusto non applaudire ed i ragazzi sanno bene che chi rimarrà a vestire la nostra maglia sarà solo perché crede nella salvezza e lo vuole dimostrare sul campo”.